Nota dell’autore: per aiuto con la richiesta account consultate l’ottima guida o i siti delle community di Valinor (per quenya e sindar) e Rotiniel (per teleri e mezz’elfi), chiedete nei loro canali discord (Val – Rot), oppure informatevi direttamente sul nostro server discord (MGZ!).
Il Tulip #
Il popolo elfico è l’unico su Ardania a venerare un’unica entità primordiale, il Tulip, fulcro assoluto della religiosità. Le divinità cui gli elfi si rivolgono (“Valar“, sing. “Vala”) sono i frutti di questo albero sacro e sono venerati come sue emanazioni, piuttosto che per le loro individualità. Gli dei formano pertanto una collettività che si rapporta al principio superiore, specularmente alla Collettività Elfica che serve il popolo elfico, inteso come principio. Può quindi avvenire che un giovane elfo mostri attitudini ai poteri divini senza legami apparenti con la divinità, o che abbia deciso di servire la via del Tulip senza spiccate vocazioni, e che venga indirizzato successivamente dai membri anziani del clero verso il patrono più adatto a lui.
Le divinità #
Ardania, almeno come la conosciamo, nacque con il Tulip. Dal Tulip nacquero tre frutti: Suldanas, Beltaine e Luugh. I primi due giacquero ere amandosi, finchè il terzo per invidia li separò, e per questo venne scacciato dal Tulip. Da quel primo amore Beltaine diede alla luce due altri dei, Morrigan ed Earlann. Dalle lacrime di gioia della dea per la nascita dei figli nacquero gli Elfi. Ogni dio allora creò parte del mondo, usando frammenti di Tulip, secondo il proprio ambito, e da quel giorno vi vigilò. Anche Luugh, essere ermafrodita, procreò: nacque Kelthra, genitrice di tutte le aberrazioni e le malattie che infestano oggi il mondo.
- Suldanas, il Padre degli Dei: i suoi domini sono Vendetta, Giustizia, Caccia, Guerra, Equilibrio (naturale), Animali; i suoi simbolo è il fuoco, il suo animale sacro il lupo, il colore il rosso; è considerato il giudice delle anime degli elfi;
- Beltaine, la Grande Madre, Regina della Luce: i suoi domini sono Vita, Fertilità, Luce, Vegetazione, Bellezza, Amore, Morte, Spiriti; tra le sue sfere fa parte il culto dei morti; i suoi simboli sono i fiori, il suo animale sacro è il cervo, il colore il verde;
- Earlann, il Sempre Saggio, Signore del Profondo: i suoi domini sono Saggezza, Acqua, Conoscenza, Arte, Artigianato, Mutamento; il suo simbolo è la conchiglia, il suo animale sacro il delfino, il colore il blu;
- Morrigan, la Signora delle Stelle: i suoi domini sono Magia, Inganno, Astuzia, Stelle, Sogni, Divinazione; è acerrima nemica di Luugh, i suoi seguaci si dedicano all’Inquisizione; il suo simbolo è la moneta, l’animale sacro è il puma (pantera), il colore il giallo;
- Luugh, l’Invidioso o il Perfetto: i suoi domini sono Odio, Dolore, Dominio, Malattia, Perfezione e Purezza (per i suoi seguaci); il suo simbolo è il sangue; per gli elfi è colui che accoglie le anime corrotte oltre salvezza, per i suoi seguaci il custode della giusta pace;
- Kelthra, La Figlia, Regina dei Ragni: i suoi domini sono Veleno, Sofferenza, Aberrazioni, Ragni, Caos, Vita e Fertilità (per i suoi seguaci); la razza mostruosa dei Terathan è la sua prediletta; il suo simbolo è la ragnatela, il suo colore è il bianco.
Altre creature divine o semi-divine sono:
- Il Drago Smeraldo: messaggero ed emanazione di Suldanas, essere di taglia colossale con mistici poteri; ha salvato il popolo elfico durante la Battaglia dei Re, si dica compaia ogni cento anni; è venerato da una parte della Collettività (soprattutto sindar) e le stirpi sono in possesso di alcune sue scaglie (che sembrano fatte di smeraldo), conservate come reliquie;
- Le Ninfe di Earlann: figlie di Earlann, si considerano le patrone di arte e musica; ispirano spesso artisti di ogni tipo, fungendo da muse, talvolta attirandoli coi loro canti tra le sorgenti;
- Il Tulip Bianco: albero nato da un germoglio del vero Tulip, è venerato come un essere divino vivente. Fu piantato da Finwerin al momento della fondazione di Ondolinde, e ancora li si trova. L’albero ha un gemello, il Tulip Nero, ad ora sorvegliato dai Drow e pare che le due piante siano in qualche modo connesse;
Il clero elfico #
Il clero organizzato, come avviene per ogni aspetto politico e organizzativo elfico, è collegiale e piuttosto centralizzato. Ci sono due ordini religiosi principali nel Doriath: l’Ordine del Sole Dorato di Valinor, le cui divinità patrone sono Suldanas e Beltaine, e il Tempio dei Gemelli di Rotiniel, che venera principalmente Morrigan ed Earlann.
Ci sono poi quattro cosiddetti Ordini Antichi, parzialmente indipendenti dal clero dei regni:
- L’Ordine delle Madri, ordine beltainita femminile con sede ad Ondolinde, custodice antichi riti legati alla fertilità e alla vita ed è patrocinato dall’Ordine del Sole;
- I Lupi di Fuoco, ordine suldanita composto dagli elfi più devoti e meritevoli, ha sede nei boschi del Doriath del Nord ed è patrocinato dall’Ordine del Sole;
- Le Onde Dorate, ordine earlanita nato a Rotiniel, si occupa di conservare i frammenti di cultura più antica scampata ai Falò, ed è patrocinato dal Tempio del Gemelli;
- La Delegazione del Buon Risveglio, ordine morriganita errante, si occupa di divinazione, soprattutto di interpretazione dei sogni, attualmente è stanziato presso il Tempio del Gemelli.
Oltre alle normali attività religiose, e a differenza degli altri popoli, il clero elfico può ricoprire ruoli societari molto importanti: i sacerdoti di Suldanas sono spesso esponenti amministrativi e militari, quelli di Beltaine consiglieri per la sanità, quelli di Earlann possono gestire l’istruzione e la formazione, mentre quelli di Morrigan collaborano con le forze armate per tutto quello che riguarda la caccia all’eresia.
L’eresia elfica #
I culti considerati eretici, poichè dannosi potenzialmente alla Collettività, e cause di disgregazione nel passato, sono quelli di Luugh e Kelthra. L’organizzazione della Collettività Elfica fa sì che questi abbiano poca possibilità di espansione. A parte la stirpe esiliata dei Drow, che li venerano come unici dei, esistono adoratori nascosti o ai margini della Collettività, sebbene si dica che sopravvivano piuttosto che vivere. Tra gli attuali adoratori non drow si registra il gruppo noto come i Primi Nati.
La Magia #
La Magia per gli elfi è un tema religioso. Viene chiamata “Il Dono” (di Morrigan, sottointeso), poichè la divinità della Magia ne ha fatto dono agli elfi, rubando il potere da tutti gli altri Dei e racchiundendolo nel Globo della Conoscenza. Il Globo contiene il Piano della Men, la dimensione mistica da cui gli elfi, tramite il potere insito nel proprio sangue, possono attingere per i propri incanti. Nei tempi recenti diversi Istar (questo il nome dei maghi elfici) dell’Accademia Elfica (ora scomparsa) sono entrati in contatto con il Globo. Gli elfi che mostrano predisposizione con il Dono studiano generalmente presso un maestro. I maghi nella società elfica tendono a dividersi in scuole o congreghe, le Vie, a seconda della loro inclinazione:
- Via del Fuoco [Est]: i migliori nell’uso offensivo e difensivo del Dono, diretti e irruenti; diffusa soprattutto tra i Quenya;
- Via della Terra [Sud]: affiancano l’uso del Dono a pratiche erboristiche e alchemiche, determinati e spirituali; diffusa soprattutto tra i Sindar;
- Via dell’Aria [Nord]: sono innovatori, irrequieti e appariscenti, studiano tutte le forme di Magia e creano nuovi incantesimi; diffusa soprattutto tra Quenya e Teleri;
- Via dell’Acqua [Ovest]: pazienti e contemplativi, tentano di recuperare l’antico sapere magico, e prediligono l’insegnamento; diffusa soprattutto tra Quenya e Teleri.
Oltre ai maestri singoli esistono due ordini organizzati che raccolgono l’ereditità dell’Accademia Elfica, spesso collaborando: l’Azzurra Accademia di Rotiniel e l’Accademia della Stregoneria di Valinor.
Avendo gli elfi differenti storia, religione e valori, non è proibito per loro interagire con i Demoni, purchè sufficientemente esperti e sicuri di non mettere in pericolo la Collettività. Diverso è il discorso della Necromanzia che rappresenta un’abominio, dato la stretta connessione degli elfi con i cicli naturali.
La morte #
Gli elfi che muoiono di morte naturale non lasciano alcun resto fisico. Quando un elfo avverte l’avvicinarsi della morte si dice che senta “la canzone del Tulip“, un richiamo che gli fa intendere che è il momento di ricongiungersi al principio primigenio. Si reca quindi presso il luogo scelto per il proprio trapasso, in solitudine o accompagnato dagli amici più stretti (è un grandissimo privilegio poter assistere). Al momento del trapasso il corpo dell’elfo viene avvolto da fiamme improvvise e violentissime, e di lui non rimane che polvere che svanisce presto nel vento, tornando alla natura. Nonostante questo esistono alcune tombe elfiche, ma hanno la valenza di monumento che onora la persona, oppure ospitano i corpi di individui di morte violenta che non sono potuti tornare in vita.
L’amore #
Gli elfi non hanno un vero e proprio matrimonio, piuttosto quando decidono di condividere la vita con un’altra persona, celebrano “l’Abbraccio d’amore“. L’usanza ricalca l’abbraccio tra Suldanas e Beltaine sotto le fronde del Tulip. Si tratta di una solenna promessa d’amore dinanzi alla Collettività, che viene invitata a testimoniare. L’Abbraccio è l’atto di impegno definitivo, che si compie quando si è certi di voler creare una famiglia; non è infrequente che gli elfi non si impegnino in tal modo affatto, ma anzi vivano la propria vita sentimentale con grande libertà, cosa che li rende promiscui agli occhi delle altre razze.
Il Conclave Clericale #
Si tratta di un concilio che ha scopo di discutere gli eventi di carattere religioso, rilevanti per la Collettività, generalmente straordinari (o se ne occuperebbero gli Ordini dei regni). E’ composto dai Patriarchi o dalle Matriarche delle quattro divinitò principali. Patriarchi e Matriarche sono espressi dagli ordini cittadini.